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Risalita green e transizione energetica: produzione del biometano

Il biometano traina la risalita green

Assoro Biometano, in provincia di Enna, è uno dei primi progetti italiani di produzione e distribuzione di biometano ad uso autotrazione in ambito agricolo e rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare che riconosce alla Sicilia, terra dall'antica vocazione agricola, un ruolo chiave e grandi potenzialità nello scenario presente e futuro della transizione energetica.

Assoro è il primo impianto in Italia per la produzione di biometano agricolo in area semidesertica ed è un modello di partecipazione territoriale, in cui convergono un centinaio di aziende.

Nato da una forte collaborazione imprenditoriale tra agricoltori del sud e aziende del nord con una lunga esperienza nel settore, l'impianto siciliano di proprietà della Società Agricola Assoro Biometano, è stato realizzato da IES Biogas, controllata da Snam4Environment società del gruppo Snam, attiva nella progettazione, fornitura, costruzione e assistenza di impianti biogas e biometano.

Permette di produrre e distribuire 499 Sm3/h di bioCH4 per i trasporti. Alimentato da biogas prodotto nel rispetto della biodiversità e dell'uso dei suoli coltivati, utilizza matrici agricole, zootecniche e agroindustriali: tra questi scarti della lavorazione delle arance, sanse di oliva e altri sottoprodotti delle aziende agroalimentari dell'entroterra siciliano.

L'impianto funziona "a isola": non è, infatti, collegato alla rete elettrica nazionale e una parte del biogas prodotto viene consumato per alimentare un cogeneratore a biometano che copre tutti i fabbisogni elettrici dell'impianto.

L'impianto produce 4,4 milioni di Sm3/anno di biometano avanzato da 74.500 t/anno di biomasse che sono quasi interamente costituite da residui agroindustriali provenienti dall'intero territorio siciliano (come pastazzo di agrumi, sansa di oliva, buccette di pomodoro), ma anche da letame zootecnico e insilati di colture in rotazione.

Ha il potenziale per alimentare l'equivalente di quasi 3.000 auto e risparmiare 3.400 tonnellate di petrolio equivalente, evitando l'immissione in atmosfera di 8.580 tonnellate di CO2. Un progetto, dunque, che valorizza appieno gli scarti delle produzioni tipiche dell'area mediterranea (agrumi, olive, pomodori, cereali), che hanno attivato l'industria di trasformazione per la produzione di succhi di frutta, olio d'oliva, salse, pane e pasta, oggi esportati in tutta Europa. Filiere che generano un significativo movimento di merci su strada verso il Nord Europa.

Il processo

Le matrici inserite rimangono nei digestori per circa 100 giorni e vengono poi trasferite nel serbatoio di stoccaggio coperto. Il sistema a due stadi funziona a una temperatura di 38°- 42° (mesofilia) e permette un processo di fermentazione sicuro e flessibile, garantendo tempi di conservazione adeguati.

Lo stoccaggio coperto garantisce il completo degrado, l'utilizzo efficiente della biomassa e una maggiore riserva di biogas. Il biogas viene poi inviato all'impianto di upgrading per la produzione di biometano utilizzato nel settore dei trasporti: oggi viene compresso a 220 bar in carri bombolai che lo trasportano ai rifornimenti, ma è in corso di realizzazione l'impianto di liquefazione per l'immissione al consumo anche come GNL per alimentare le flotte green di automezzi per la distribuzione delle merci su ruote.

Infine, il digestato prodotto, dopo una separazione solido- liquido, viene distribuito in campo come fertilizzante organico per ripristinare la fertilità dei suoli della Valle del Dittaino, area vocata alla produzione di cereali ma ormai soggetta a fenomeni di desertificazione per carenza di sostanza organica.

Si ritorna al suolo con il digestato, per render più fertili i terreni su cui si coltiveranno i prodotti per il mercato del food e del feed e da cui si otterranno scarti e sottoprodotti per il biometano che verrà impiegato per la logistica delle merci.

Grazie al biometano agricolo, quindi, aziende agroindustriali, coltivatori, allevatori e trasportatori della Sicilia costituiscono un vero e proprio distretto specializzato nell'alimentare, i cui processi produttivi diventano virtuosi nell'ottica della sostenibilità.

L'agricoltura e l'agroindustria isolana, specializzata nei settori degli ortaggi di quarta gamma, olio d'oliva, succhi di frutta, panificazione, produzione di salse da pomodoro, stanno consolidando il proprio successo grazie all'intraprendenza di una nuova generazione di imprenditori, con visioni ambiziose e obiettivi concretamente realizzabili a breve nell'ambito dell'agenda europea per lo sviluppo sostenibile 2030 e la decarbonizzazione.

Entro il 2022 l'avvio della nostra produzione di biometano liquido al capolinea del corridoio scandinavomediterraneo, tra i dieci assi prioritari del sistema di reti transeuropee dei trasporti (TEN-T *), darà la possibilità di rifornimento a centinaia di camion, rendendo così finalmente possibile la piena sostenibilità, oggi parziale, della rotta merci.

Grazie al biometano, la Sicilia diventa portavoce in Europa e nel Mediterraneo di un modello virtuoso di sostenibilità, che promuove e valorizza l'agricoltura italiana e le economie del territorio, l'energia rinnovabile e la mobilità green.

Il progetto ha ricevuto nel 2021 il premio CIB - Consorzio Italiano Biogas intitolato a Viller Boicelli, che riconosce l'innovazione amica dell'ambiente: porta, infatti, molteplici benefici per il territorio, come lo sviluppo dell'occupazione e della competitività delle aziende locali, e per l'ambiente, promuovendo l'economia circolare, la fertilità dei suoli (attraverso l'utilizzo del digestato in sostituzione dei fertilizzanti chimici), la sostenibilità e la decarbonizzazione nel settore dei trasporti, riducendo l'inquinamento atmosferico.

IES Biogas, le migliori soluzione per il biogas e il biometano

IES Biogas è tra i pionieri del biogas e del biometano nel nostro Paese: opera dal 2008 ed è attualmente una delle società italiane più impegnate nella progettazione, costruzione e gestione di impianti. Annovera 250 impianti realizzati nel settore agricolo e agro-industriale (negli ultimi anni si è specializzata anche nel settore dei rifiuti e dell'industria alimentare) e gestisce il service e l'assistenza tecnica e biologica di 300 impianti biogas e biometano.

Dal 2018 fa parte di Snam4Environment controllata del gruppo Snam attiva nei settori del biometano e dell'economia circolare. IES Biogas propone soluzioni sviluppate interamente in house, occupandosi di tutti gli aspetti legati alla realizzazione di un impianto biogas/biometano: dalla fase di valutazione della fattibilità alla progettazione preliminare, fornendo assistenza nel finanziamento e nella redazione delle pratiche autorizzative, dalla costruzione e messa in esercizio all'assistenza e gestione dell'impianto.

Nel pieno rispetto delle più stringenti normative in tema sicurezza e qualità, le soluzioni proposte da IES Biogas sono in grado di garantire affidabilità, flessibilità, produttività e lunga durata, migliorando la produzione e ottimizzando i costi di esercizio.

Da sempre è focalizzata su tre punti fondamentali nella costruzione e gestione di impianti: approccio customer-centered, finalizzato a proporre soluzioni personalizzate, 100% Made in Italy; flessibilità e orientamento all'innovazione, grazie alla capacità non solo di anticipare le esigenze del mercato, ma anche di offrire macchine sempre più all'avanguardia; è in grado di offrire un servizio di assistenza completo, attraverso una rete di personale altamente qualificato.

* TEN-T, l'insieme d'infrastrutture di trasporto integrate per sostenere il mercato unico, garantire la libera circolazione delle merci e delle persone e rafforzare crescita, occupazione e competitività dell'UE.

Articoli tecnico scientifici o articoli contenenti case history
Fonte: Guida Cogenerazione giugno 2022
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